Siamo di nuovo davanti al Mistero del Natale, quest’anno, forse, un po’ più “normale” degli ultimi due anni. Non possiamo dunque lasciarci sfuggire l’opportunità di cogliere il senso profondo di quanto stiamo per celebrare e magari riprendere le fila di quanto abbiamo lasciato cadere in questi ultimi due anni.
Ci aiuta in questo Giuseppe, lo sposo di Maria, custode legale di Gesù. Il vangelo ce ne narra la vicenda e tutti conosciamo il suo turbamento, il suo sogno e il dialogo conseguente con l’Angelo. “Non temere, Giuseppe di prendere oon te Maria tua sposa. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”.
Di conseguenza Giuseppe prese con sé la sua sposa e così, con il so atteggiamento, ci insegna come accogliere il Signore Gesù. Giuseppe è l’uomo di fede che non fugge la realtà, ma la assume e la rende significativa attraverso la fede, riconosce in tutto ciò che sperimenta un evento di salvezza. Anche nei momenti più difficili.
Come afferma L. Manicardi “Giuseppe, che non si arrende ai dati del reale è il vero realista, colui che accoglie la realtà facendovi abitare la potenza del desiderio, del sogno. Perché solo così la vita diviene vivibile e l’amore si mostra vittorioso.“
Anche noi a volte non riusciamo a trovare il bandolo della matassa della nostra vita a volte arruffata e anche spezzata o frantumata. L’atteggiamento più spontaneo è quello di indispettirci od anche di accusare gli altri come causa dei nostri mali. Lo sposo di Maria ci insegna a riflettere, a vedere le situazioni dal loro lato migliore, a domandarci in che modo Dio può manifestare la sua presenza anche quando ci sembra lontana e impossibile.
Ogni giorno è un “oggi” di salvezza; è il luogo dove il Signore agisce e vuole di comunicare con noi anche in modo inedito. Necessario è sapersene accorgere. Ricordiamolo sempre.
Ci aiuti dunque, Giuseppe, a riconoscere il Signore che passa nella nostra esistenza e che si manifesta nei giorni della nostra vita, tante volte difficile e problematica. Il suo sogno ci contagi e ci illumini per riconoscere l’Infinito. dab