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Preghiera al “Volto Santo” di Giovanni Paolo II

Visita pastorale all’Arcidiocesi di Lucca, 23-24 settembre 1989

 

Signore Gesù, crocifisso e risorto,

immagine della gloria del Padre,

Volto Santo che ci guardi e ci scruti,

misericordioso e mite,

per chiamarci alla conversione e invitarci alla pienezza dell'amore,

noi ti adoriamo e ti benediciamo.

 

Nel tuo Volto luminoso

apprendiamo come si è amati e come si ama;

dove si trova la libertà e la riconciliazione;

come si diviene costruttori della pace

che da te si irradia e a te conduce.

 

Nel tuo Volto glorificato

impariamo a vincere ogni forma di egoismo,

a sperare contro ogni speranza,

a scegliere le opere della vita

contro le azioni della morte.

 

Donaci la grazia

di porre te al centro della nostra vita;

di restare fedeli,

tra i rischi e mutamenti del mondo,

alla nostra vocazione cristiana;

di annunciare alle genti

la potenza della Croce e la Parola che salva;

di essere vigili e operosi,

attenti ai più piccoli dei fratelli;

di cogliere i segni della vera liberazione,

che in te ha avuto inizio

e in te avrà compimento.

 

Signore,

concedi alla tua Chiesa

di sostare, come la Vergine Madre,

presso la tua Croce gloriosa

e presso le croci di tutti gli uomini

per recare ad essi consolazione, speranza e conforto.

 

Lo Spirito che ci hai donato

porti a maturazione la tua opera di salvezza,

perché tutte le creature, liberate dai vincoli della morte,

contemplino nella gloria del Padre

il tuo Volto Santo,

che splende luminoso nei secoli dei secoli.

Amen.

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IL SANTO ROSARIO

Il Rosario si tratta di una preghiera meditativa basata sulle Sacre Scritture.
Quando recitiamo il Rosario, chiediamo a Maria di pregare per noi mentre cerchiamo di avvicinarci a suo figlio Gesù contemplando la sua vita, la sua morte e la sua risurrezione.

Nella sua lettera apostolica del 2002 Rosarium Virginis Mariae, Papa Giovanni Paolo II scrive che con il Rosario “il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all’esperienza della profondità del suo amore.”

Il Rosario rimane una preghiera importante anche oggi. In maniera particolare preghiamo il  “il Santo Rosario per la pace” in risposta alla guerra nel mondo.
Inoltre, come esorta papa Francesco, preghiamo anche in preparazione al Giubileo 2025.

Il Rosario è la preghiera che accompagna sempre la mia vita; è anche la preghiera dei semplici e dei santi… è la preghiera del mio cuore.

Papa Francesco

 

Come pregare il Rosario

Inizia con il Segno della Croce.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Tenendo in mano il crocifisso, recita il Credo degli Apostoli.

Io credo in Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno resuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre Onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, nella santa Chiesa cattolica, nella comunione dei santi, nel perdono dei peccati, nella resurrezione del corpo e nella vita eterna. Amen.

Sul primo grano, recita un Padre Nostro.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Su ognuno dei tre grani successivi, recita un’Ave Maria.

Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori ora e nell’ora della nostra morte. Amen.

Sul grano successivo, recita un Gloria al Padre.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Sulla più grande, annuncia il mistero e poi dì un Padre Nostro.

 

Su ognuno dei 10 grani più piccoli, recita un’ Ave Maria continuando a meditare sul mistero.

Alla fine della decina, dì un Gloria al Padre.

Poi recita la preghiera di Fatima:

Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

 

Ripeti questo schema per le decine che ti rimangono.

Padre Nostro -> 10 Ave Maria -> Gloria -> O Gesù mio (preghiera di Fatima)

 

Dopo le 5 decine, concludi la preghiera con un Salve Regina.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime.

Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo Seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!

Prega per noi, Santa Madre di Dio.

Affinché affinchè siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Chiudi con la preghiera conclusiva.

Preghiamo:

Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre;
tu, che all'annunzio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio,
per la sua passione e la sua croce, con l'intercessione della Beata Vergine Maria, guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen
.

 

I misteri del Rosario

Ognuna delle cinque decine del Rosario si sofferma un momento speciale del Mistero Pasquale.

Ci sono quattro serie di misteri – quelli Gaudiosi, Dolorosi, Luminosi e Gloriosi – e ognuno di questi contiene cinque episodi cruciali della vita di Gesù. Quando preghiamo il Rosario, entriamo in una di queste serie di misteri, meditandoli attraverso gli occhi di Maria, la discepola che era più vicina a Gesù e che lo conosceva meglio. La Chiesa ha una tradizione secondo cui prega i misteri in base ai diversi giorni della settimana; la Chiesa segue questo schema:

 

Lunedì: i misteri gioiosi

Martedì: i misteri dolorosi

Mercoledì: i misteri gloriosi

Giovedì: i misteri luminosi

Venerdì: i misteri dolorosi

Sabato: i misteri gioiosi

Domenica: i misteri gloriosi

 

I misteri della Gioia (Lunedì, Sabato)

I Misteri Gioiosi ci invitano a contemplare l’Incarnazione e ci fanno entrare nella meraviglia di Gesù che viene sulla terra come un bambino.
Vediamo l’incredibile storia che si svolge attraverso gli occhi di Maria

  1. l’angelo appare (L’Annunciazione),
  2. il saluto di sua cugina Elisabetta (La Visitazione),
  3. la nascita del suo figlio (La Natività)
  4. e gli eventi più importanti che indicano chi è questo bambino e cosa farà. (La presentazione
  5. e il ritrovamento di Gesù nel Tempio).

Siamo invitati a fare come ha fatto Maria, riflettendo su questi nel proprio cuore, come vediamo in (Luca 2:19).

 

I misteri Dolorosi (Martedì, Venerdì)

I misteri Dolorosi ci aiutano a rivivere la passione e la morte di Gesù. Non solo ricordiamo quegli eventi, ma ci entriamo dentro:

  1. vegliamo con Gesù nella sua angoscia prima del suo arresto (l’Agonia nell’orto degli Ulivi).
  2. Entriamo nella sua sofferenza con la “Flagellazione di Gesù alla colonna”,
  3. “l’incoronazione di spine di Gesù”
  4. e “la salita di Gesù al calvario con la Croce“
  5. … per poi trovarci ai piedi di quella croce vicini a Maria e assistere alla “Crocifissione e Morte di Nostro Signore”

Con i misteri dolorosi cerchiamo di comprendere la profondità dell’amore che Dio ha per noi riflettendo su quello che gli è costato per salvarci e redimerci. Sentiamo questo dolore e questa contrizione ancora più profondamente quando ci immedesimiamo in Maria e vediamo la Passione attraverso i suoi occhi.

 

I misteri Luminosi (Giovedì)

Attraverso i misteri Luminosi, meditiamo sugli eventi del ministero pubblico di Gesù:

  1. la sua rivelazione come Figlio Prediletto del Padre al Battesimo nel Giordano,
  2. il suo primo miracolo pubblico alle Nozze di Cana,
  3. la sua Proclamazione del Regno di Dio,
  4. la Trasfigurazione di Gesù,
  5. e l’ Istituzione del sacramento dell’Eucaristia all’Ultima Cena.

Papa Giovanni Paolo II scrisse: “In questi misteri, tranne che a Cana, la presenza di Maria rimane sullo sfondo… Ma la funzione che svolge a Cana accompagna, in qualche modo, tutto il cammino di Cristo. La rivelazione, che nel Battesimo al Giordano è offerta direttamente dal Padre ed è riecheggiata dal Battista, sta a Cana sulla sua bocca, e diventa la grande ammonizione materna che Ella rivolge alla Chiesa di tutti i tempi: “Fate quello che vi dirà”.

 

I misteri Gloriosi (Mercoledì, Domenica)

Nei misteri Gloriosi, meditiamo sui miracoli grandiosi che avvengono dopo la morte di Gesù. Questi eventi mostrano come Gesù sia veramente chi dice di essere: il Figlio di Dio.

  1. Con questi misteri sperimentiamo la gioia di Cristo risorto e ci mettiamo dei panni di quello che Maria e i primi discepoli hanno vissuto (La risurrezione).
  2. Mentre preghiamo, vediamo l’Ascensione di Gesù al cielo
  3. e la discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste.

Gli ultimi due misteri, pur non essendo esplicitamente menzionati nelle Scritture, derivano da centinaia di anni di tradizione basati su passi dell’Apocalisse e del Cantico dei Cantici.

  1. Celebriamo la grazia e il ruolo che Gesù ha conferito a sua madre. (L’Assunzione
  2. l’Incoronazione di Maria), e preghiamo che un giorno possiamo andare anche noi dove va Maria.

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Ci prepariamo a celebrare la settimana santa aiutati da due preghiere delle chiese della Riforma: dalla liturgia delle chiese luterane di Francia e quella delle chiese riformate svizzere.

 

iturgia delle chiese luterane di Francia: “Agnello di Dio”

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
sii propizio a noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
dichiarati in nostro favore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
donaci la pace.
Il tuo abbandono volontario alla morte
ci riveli il mistero del tuo amore.
La tua forma insanguinata
sia sempre presente ai nostri occhi.
Le tue lacrime e le tue grida di angoscia
ci consolino nelle nostre pene e nei nostri dolori.
Le tue braccia stese sulla croce
siano aperte per accoglierci.
La tua corona di spine ci insegni
la natura del tuo Regno.
Le tue mani trafitte ci mostrino
dove sono scritti i nostri nomi.
Le tue labbra morenti
parlino di pace ai nostri cuori.
Il tuo corpo martoriato e il tuo sangue prezioso
ci nutrano per la vita eterna.
Le tue sofferenze e la tua morte cruenta
rimangano profondamente impresse nei nostri cuori.
Amen.

 

Liturgia delle chiese riformate svizzere: “Veneriamo la tua passione”

Signore Gesù Cristo,
che per la nostra salvezza ti sei abbassato,
tu che sei morto e sei stato sepolto,
ti celebriamo, o dispensatore di vita,
e veneriamo la tua passione, la tua morte e il tuo seppellimento.

Quando tutto ciò che era stato scritto su di te fu compiuto,
ti hanno calato dalla croce e deposto in un sepolcro.
Il tuo corpo riposava in sicurezza
poiché Dio non ha abbandonato la tua vita nel soggiorno dei morti;
non ha lasciato che il suo amato veda la corruzione.

Agnello di Dio senza difetto e senza macchia,
noi ti benediciamo per tutte le sofferenze di cui ti sei caricato:
per le lacrime che hai pianto,
per le afflizioni che hai sopportato,
per le parole che hai pronunciato dall’alto della croce,
per la lotta che hai combattuto nella tua passione contro le potenze delle tenebre
e per la vittoria che hai riportato sui tormenti della morte e del soggiorno dei morti.

Quando noi dovremo passare nella valle dell’ombra della morte,
non temeremo alcun male, poiché tu sei con noi.
Ci farai conoscere il sentiero della vita.
Presso di te si è saziati di gioia;
alla tua destra ci sono delizie senza fine.

Per questo noi ti magnifichiamo, ti celebriamo, ti cantiamo,
o Cristo che doni la vita,
tu che regni con il Padre e lo Spirito santo
un solo Dio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Salvatore del mondo, ci hai riscattati con il tuo sacrificio sulla croce;
umilmente ti imploriamo: soccorrici, Signore, e salvaci.
Amen.

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Gloria a te per la tua bontà

La prima preghiera di oggi ci fa volgere lo sguardo alla tradizione siriaca con Efrem il Siro, grande amante della Scrittura, teologo e poeta, compositori di numerosi inni, vissuto nel IV secolo.

La seconda preghiera porta la nostra attenzione agli scritti apocrifi, in particolare gli Atti di Tommaso.

Siamo condotti a volgere il nostro sguardo a Gesù, che ha sofferto per amore nostro, per liberare la nostra vita dal male.

 

Efrem il Siro: “Preghiera a Cristo sofferente”

Cado ai tuoi piedi, Signore, per adorarti;
ti rendo grazie, Dio di bontà; t’imploro, Dio di santità. Davanti a te, piego le ginocchia.
Tu ami gli uomini e io ti glorifico, o Cristo, Figlio unico e Signore di tutte le cose,
che solo sei senza peccato: hai voluto subire,
per me peccatore e indegno, la morte, e la morte di croce,
liberandomi dalle strette del male.

Che cosa ti darò in cambio, Signore, per tanta bontà?
Gloria a te, o amico degli uomini!
Gloria a te, misericordioso!
Gloria a te, longanime!
Gloria a te, che assolvi i peccati!
Gloria a te, che sei venuto per salvare le nostre anime!
Gloria a te, che ti sei fatto carne nel seno della Vergine!
Gloria a te, che fosti legato!
Gloria a te, che fosti flagellato!
Gloria a te, che fosti schernito!
Gloria a te, che fosti inchiodato alla croce!
Gloria a te, che fosti seppellito e sei risuscitato!
Gloria a te, che fosti predicato agli uomini, e in te essi hanno creduto!
Gloria a te, che sei salito al cielo!
Gloria a te, che sei seduto alla destra del Padre:
ritornerai, con la maestà del Padre e con i santi angeli,
per giudicare in quell’ora spaventosa e terribile tutte le anime! …

In quell’ora, la tua mano mi ripari sotto le tue ali: per salvare l’anima mia dal fuoco terribile,
dallo stridore di denti, dalle tenebre esteriori e dalle lacrime eterne. Che io possa glorificarti cantando:
“Gloria a colui che si è degnato di salvare il peccatore con la sua misericordiosa bontà!”.

 

Atti di Tommaso: “Il tuo sacramento ci porti vita”

Il tuo sacramento, Signore Gesù Cristo,
ci porti la vita
e la remissione dei peccati:
per noi la passione è stata celebrata.

Tu hai bevuto per noi il fiele
per spegnere in noi ogni amarezza;

hai bevuto per noi il vino acido
per sollevare la nostra stanchezza;

sei stato vilipeso per noi
per inondarci di una rugiada di immortalità;

sei stato colpito dai bastoni
per assicurare alla nostra fragilità la vita eterna;

sei stato coronato di spine
per coronare i tuoi credenti
con i verdi allori della carità;

sei stato avvolto in un lenzuolo
per rivestirci della tua forza;

sei stato deposto nella tomba
per farci una grazia nuova,
nei secoli nuovi.


Le preghiere che hai ascoltato, e che ascolterai ogni venerdì di Quaresima, sono tratte dal libro: Vieni sulla nostra strada. Preghiere a Cristo, Edizioni Qiqajon. Per saperne di più: qiqajon.it

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Tracce di preghiera per la quaresima - 5

 

“Signore Gesù, Salvatore misericordioso e compassionevole”: inizia così la preghiera di un anonimo medievale, preghiera che ripercorre alcuni episodi della vita di Gesù. è nelle sue mani che l’autore ci invita a porre la nostra speranza.
La seconda preghiera è di Romano il Melode, poeta e innografo vissuto tra il V e il VI secolo.

 

Salvatore misericordioso e compassionevole

Signore Gesù,
Salvatore misericordioso e compassionevole,
luce venuta nelle nostre tenebre,
samaritano curvato sulle nostre ferite,
tu che dici alla vedova di Nain: “Non piangere più”,
tu che, pieno di bontà, attendi il figlio prodigo,
cuore senza rancore che accogli Pietro il rinnegatore
e Paolo il persecutore incosciente,
amico degli uomini,
tu che ti adiri quando vengono disprezzati i “piccoli”,
tu che maledici quelli che li schiacciano,
tu che preghi il Padre per i tuoi aguzzini
e prometti il paradiso al ladrone penitente,
tu che rendi la vista al cieco Bartimeo
che altri volevano far tacere,
cuore che ti impietosisci di fronte a ogni miseria,
tu che non scarti nessuno
e che tocchi le piaghe dei lebbrosi,
la lingua dei muti e l’orecchio dei sordi,
bontà infinita che esclude ogni cattiveria,
cuore inaccessibile all’egoismo,
dimentico delle ingiurie e sempre disponibile,
tenerezza e delicatezza di chi ama,
amicizia sicura e costante,
tu che piangi sull’amato Lazzaro
e su Gerusalemme che si sente abbandonata,
infondi in me il tuo amore, la tua bontà, la tua dolcezza,
fammi condividere le tue gioie e i tuoi desideri,
sii nel mio cuore, sulle mie labbra e nel mio sguardo.
Ascolta la mia preghiera, mio Dio, luce ai miei occhi!
Rendimi come vuoi che io sia.
Non ho altra speranza che te.
Affido la mia prece
all’intercessione della vergine Maria, tua madre,
di cui sono anch’io figlio. Amen.

 

Romano il Melode - Discendendo mi hai innalzato

Mio Salvatore,
tu hai assunto la mia condizione
perché io possa assumere la tua.
Hai liberamente accettato di soffrire
per ottenere per me
di superare le mie passioni.
La tua morte mi ha ridato la vita.
Tu sei stato deposto in un sepolcro
e hai donato a me, per dimora, il paradiso.
Discendendo negli inferi
mi hai innalzato,
abbattendo le porte della geenna
mi hai spalancato le porte del cielo.
Sì, hai sofferto tutto
a causa dell’uomo decaduto,
hai sopportato tutto
perché Adamo esultasse danzando.

 

Casa parrocchiale

Piazza don Carlo Matteoni, 9
Segreteria: da lunedì a giovedì
dalle ore 16,00 alle ore 19,00

tel. 0583 414082

 

Contatti

Don Agostino te. 353 4594727

Don Luigi tel. 345 3095444

Don Samuele tel. 333 3885531

Suore San Giuseppe te. 351 9283022

 

S.Messe festive

Sabato e vigilia delle feste:
ore 17,00 chiesa San Pancrazio

ore 18,00 chiesa d Marlia

Domenica   

ore 10,30 chiesa di Marlia
ore 11,00 chiesa di Matraia

 

 

S.Messe feriali

Cappella S. Emilia   
ore 08,15: Lodi    ore 08,30: S. Messa   
(no mercoledì e sabato)
 
Confessioni:     sabato ore 17,30

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