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Gloria a te per la tua bontà

La prima preghiera di oggi ci fa volgere lo sguardo alla tradizione siriaca con Efrem il Siro, grande amante della Scrittura, teologo e poeta, compositori di numerosi inni, vissuto nel IV secolo.

La seconda preghiera porta la nostra attenzione agli scritti apocrifi, in particolare gli Atti di Tommaso.

Siamo condotti a volgere il nostro sguardo a Gesù, che ha sofferto per amore nostro, per liberare la nostra vita dal male.

 

Efrem il Siro: “Preghiera a Cristo sofferente”

Cado ai tuoi piedi, Signore, per adorarti;
ti rendo grazie, Dio di bontà; t’imploro, Dio di santità. Davanti a te, piego le ginocchia.
Tu ami gli uomini e io ti glorifico, o Cristo, Figlio unico e Signore di tutte le cose,
che solo sei senza peccato: hai voluto subire,
per me peccatore e indegno, la morte, e la morte di croce,
liberandomi dalle strette del male.

Che cosa ti darò in cambio, Signore, per tanta bontà?
Gloria a te, o amico degli uomini!
Gloria a te, misericordioso!
Gloria a te, longanime!
Gloria a te, che assolvi i peccati!
Gloria a te, che sei venuto per salvare le nostre anime!
Gloria a te, che ti sei fatto carne nel seno della Vergine!
Gloria a te, che fosti legato!
Gloria a te, che fosti flagellato!
Gloria a te, che fosti schernito!
Gloria a te, che fosti inchiodato alla croce!
Gloria a te, che fosti seppellito e sei risuscitato!
Gloria a te, che fosti predicato agli uomini, e in te essi hanno creduto!
Gloria a te, che sei salito al cielo!
Gloria a te, che sei seduto alla destra del Padre:
ritornerai, con la maestà del Padre e con i santi angeli,
per giudicare in quell’ora spaventosa e terribile tutte le anime! …

In quell’ora, la tua mano mi ripari sotto le tue ali: per salvare l’anima mia dal fuoco terribile,
dallo stridore di denti, dalle tenebre esteriori e dalle lacrime eterne. Che io possa glorificarti cantando:
“Gloria a colui che si è degnato di salvare il peccatore con la sua misericordiosa bontà!”.

 

Atti di Tommaso: “Il tuo sacramento ci porti vita”

Il tuo sacramento, Signore Gesù Cristo,
ci porti la vita
e la remissione dei peccati:
per noi la passione è stata celebrata.

Tu hai bevuto per noi il fiele
per spegnere in noi ogni amarezza;

hai bevuto per noi il vino acido
per sollevare la nostra stanchezza;

sei stato vilipeso per noi
per inondarci di una rugiada di immortalità;

sei stato colpito dai bastoni
per assicurare alla nostra fragilità la vita eterna;

sei stato coronato di spine
per coronare i tuoi credenti
con i verdi allori della carità;

sei stato avvolto in un lenzuolo
per rivestirci della tua forza;

sei stato deposto nella tomba
per farci una grazia nuova,
nei secoli nuovi.


Le preghiere che hai ascoltato, e che ascolterai ogni venerdì di Quaresima, sono tratte dal libro: Vieni sulla nostra strada. Preghiere a Cristo, Edizioni Qiqajon. Per saperne di più: qiqajon.it

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Tracce di preghiera per la quaresima - 5

 

“Signore Gesù, Salvatore misericordioso e compassionevole”: inizia così la preghiera di un anonimo medievale, preghiera che ripercorre alcuni episodi della vita di Gesù. è nelle sue mani che l’autore ci invita a porre la nostra speranza.
La seconda preghiera è di Romano il Melode, poeta e innografo vissuto tra il V e il VI secolo.

 

Salvatore misericordioso e compassionevole

Signore Gesù,
Salvatore misericordioso e compassionevole,
luce venuta nelle nostre tenebre,
samaritano curvato sulle nostre ferite,
tu che dici alla vedova di Nain: “Non piangere più”,
tu che, pieno di bontà, attendi il figlio prodigo,
cuore senza rancore che accogli Pietro il rinnegatore
e Paolo il persecutore incosciente,
amico degli uomini,
tu che ti adiri quando vengono disprezzati i “piccoli”,
tu che maledici quelli che li schiacciano,
tu che preghi il Padre per i tuoi aguzzini
e prometti il paradiso al ladrone penitente,
tu che rendi la vista al cieco Bartimeo
che altri volevano far tacere,
cuore che ti impietosisci di fronte a ogni miseria,
tu che non scarti nessuno
e che tocchi le piaghe dei lebbrosi,
la lingua dei muti e l’orecchio dei sordi,
bontà infinita che esclude ogni cattiveria,
cuore inaccessibile all’egoismo,
dimentico delle ingiurie e sempre disponibile,
tenerezza e delicatezza di chi ama,
amicizia sicura e costante,
tu che piangi sull’amato Lazzaro
e su Gerusalemme che si sente abbandonata,
infondi in me il tuo amore, la tua bontà, la tua dolcezza,
fammi condividere le tue gioie e i tuoi desideri,
sii nel mio cuore, sulle mie labbra e nel mio sguardo.
Ascolta la mia preghiera, mio Dio, luce ai miei occhi!
Rendimi come vuoi che io sia.
Non ho altra speranza che te.
Affido la mia prece
all’intercessione della vergine Maria, tua madre,
di cui sono anch’io figlio. Amen.

 

Romano il Melode - Discendendo mi hai innalzato

Mio Salvatore,
tu hai assunto la mia condizione
perché io possa assumere la tua.
Hai liberamente accettato di soffrire
per ottenere per me
di superare le mie passioni.
La tua morte mi ha ridato la vita.
Tu sei stato deposto in un sepolcro
e hai donato a me, per dimora, il paradiso.
Discendendo negli inferi
mi hai innalzato,
abbattendo le porte della geenna
mi hai spalancato le porte del cielo.
Sì, hai sofferto tutto
a causa dell’uomo decaduto,
hai sopportato tutto
perché Adamo esultasse danzando.

 

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GIOVEDI’ 21 MARZO ORE 19,30: CENA PASQUALE EBRAICA

Aperta a tutti.
Contributo : € 10 per gli adulti; € 5 per i ragazzi dalle medie fino a 18 anni.
i ragazzi siano accompagnati

PRENOTAZIONE da farsi entro domenica 17 marzo ORE PASTI presso:

SUORE:      351 928 3022

TONINO:    335 572 0991

GIUSEPPE  327 467 7425

 

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TRACCE DI PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Con la prima preghiera di oggi torniamo nell’occidente latino, insieme a Pier Damiani, vescovo e monaco di Fonte Avellana, di cui è stato anche priore, vissuto nell’anno 1000. La seconda preghiera ci conduce, invece, nella chiesa ortodossa con Dimitri di Rostov, monaco nato a Kiev e vissuto tra il 1600 e il 1700. Due preghiere per essere sostenuti nella faticosa arte di affidarsi all’azione di Dio nelle nostre vite.

 

Pier Damiani: “Concedimi una speranza certa”

Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente,
rendiamo grazie alla tua infinita bontà,
perché, pur essendo in forma di Dio,
hai umiliato te stesso per noi,
facendoti obbediente fino alla morte,
e alla morte di croce.
Ti preghiamo, Signore,
perché a coloro a cui hai donato una grazia tanto grande
tu conceda un vero perdono dei peccati.
Conferma in noi le opere della tua misericordia,
perché non periscano coloro che la tua destra ha redento.
Guarisci le malattie del tuo popolo
e da’ gloria al tuo Nome!
Ti supplico ancora, Signore pieno di bontà,
di non scacciarmi lontano dalla tua grazia,
misero e fragile come sono
e se finora ho vagato nel vizio
lontano dalla tua volontà,
d’ora in poi, corretto per tua ineffabile misericordia,
io sia pienamente gradito alla tua maestà.
Allontana, Signore,
quanto in me è colpevole,
quanto è sconveniente,
quanto è vizioso,
quanto è contrario alla tua volontà.
Concedimi, Signore, finché vivo quaggiù,
di piangere i miei mali,
e la mia penitenza sia gradita al tuo cospetto.
Concedimi una fede vera,
una speranza certa,
una carità non falsa.
Resti fissa in me l’umiltà,
la vita sobria,
la vera conoscenza,
fortezza, prudenza, giustizia e temperanza,
un cammino retto e una fine perfetta,
grazie al tuo aiuto, o Dio nostro,
che vivi e regni insieme al Padre,
nell’unità dello Spirito santo,
per i secoli dei secoli. Amen.

 

Dimitri di Rostov: “Abbi pietà, salvami!

Divinità di Cristo, illuminami, abbi pietà di me!
Anima di Cristo, abbi misericordia di me, salvami!
Corpo di Cristo, nutrimi, fortificami!
Sangue di Cristo, abbeverami, santificami!
Acqua del costato di Cristo, lavami, purificami!
Passione, morte di Cristo liberamente patita, guariscimi, vivificami!
Croce di Cristo, proteggimi con la tua forza, rendimi la vecchiaia
e stenditi sopra il mio capo nel giorno della lotta!
O Gesù dolcissimo, addolcisci il mio cuore con la tua carità
e nascondimi nelle tue ferite insanguinate!
O amante amabilissimo, non abbandonarmi
e non permettere che mi allontani da te,
anche solo per un attimo!

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Durante questa settimana di Quaresima ci lasciamo guidare dalle parole di Anselmo d’Aosta (conosciuto anche come Anselmo di Canterbury), monaco e arcivescovo di Canterbury, e da una preghiera contenuta nei testi apocrifi, precisamente negli Atti di Giovanni.

Anselmo d’Aosta: “Converti il mio tepore in amore per te”

Signore Gesù Cristo,
mia redenzione, mia misericordia e salvezza,
io ti lodo e ti rendo grazie.
Per quanto lontanissime dai doni che tu fai,
per quanto molto inferiori alla dedizione che tu meriti,
per quanto troppo scarse davanti alla generosità
del tuo affetto dolcissimo, che pur vorrei avere,
tuttavia ti rende ora la mia anima
queste povere lodi
e questa povera gratitudine:
non è quello che so di doverti
ma è quello che posso tentare.

Speranza del mio cuore, forza della mia anima,
aiuto della mia debolezza,
la tua onnipotente bontà completi
ciò che la mia impotenza poco fervente cerca di fare.
Vita mia, meta del mio intento,
anche se ancora non sono alla misura dell’amore dovuto,
certo però desidero amarti quanto io devo.

Luce mia, tu vedi la mia coscienza,
perché “davanti a te, Signore, è ogni mio desiderio” (Sal 38,10);
e se qualcosa di buono io voglio, è da te che mi viene.
Se è cosa buona ciò che tu ispiri, Signore,
anzi, poiché è cosa buona che ti voglia amare,
concedi quello che mi fai volere,
concedi che giunga ad amarti quanto chiedi.

Ti lodo e ti ringrazio per il desiderio che mi ispiri;
ti lodo e ti prego che non resti in me senza frutto
quello che spontaneamente hai donato.
Termina ciò che hai incominciato;
dona ciò che, prevenendomi con amore,
senza mio merito mi hai fatto bramare.

Misericordia infinita, converti il tepore che è in me
nell’amore più fervente per te ...
Mio Signore, mio creatore,
tu che mi sostieni e mi nutri,
sii tu il mio aiuto.

Atti di Giovanni: “Tutto abbracci e ricolmi”

O Gesù, che hai intrecciato
con il tuo intreccio questa corona,
che hai congiunto tutti questi fiori
al fiore immarcescibile del tuo volto,
tu che hai seminato queste parole
tu che solo hai cura dei tuoi servi,
medico che guarisci gratuitamente,
tu che solo benefichi e non disprezzi,
tu solo compassionevole e amante degli uomini,
tu solo salvatore e giusto,
tu che sempre sei e sei in tutti
e sei dovunque presente
e tutte le cose abbracci e ricolmi,
Cristo Gesù, Dio Signore;
tu che con i tuoi doni e la tua misericordia
proteggi quelli che sperano in te,
tu che ben conosci le arti dell’eterno nostro nemico
e tutti gli attacchi che egli tende contro di noi,
soltanto tu, Signore, aiuta con la tua protezione
i tuoi servi.

Le preghiere sono tratte dal libro: Vieni sulla nostra strada. Preghiere a Cristo, Edizioni Qiqajon. Per saperne di più: qiqajon.it

 

Casa parrocchiale

Piazza don Carlo Matteoni, 9
Segreteria: da lunedì a giovedì
dalle ore 16,00 alle ore 19,00

tel. 0583 414082

 

Contatti

Don Agostino te. 353 4594727

Don Luigi tel. 345 3095444

Don Samuele tel. 333 3885531

Suore San Giuseppe te. 351 9283022

 

S.Messe festive

Sabato e vigilia delle feste:
ore 17,00 chiesa San Pancrazio

ore 18,00 chiesa d Marlia

Domenica   

ore 10,30 chiesa di Marlia
ore 11,00 chiesa di Matraia

 

 

S.Messe feriali

Cappella S. Emilia   
ore 08,15: Lodi    ore 08,30: S. Messa   
(no mercoledì e sabato)
 
Confessioni:     sabato ore 17,30

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