La Domenica della Parola di Dio che si celebra in questa Domenica, è una giornata «dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio per far crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture».
È stata istituita il 30 settembre del 2019 da papa Francesco, il quale spiega che: «Dedicare in modo particolare una domenica dell’Anno liturgico alla Parola di Dio consente, anzitutto, di far rivivere alla Chiesa il gesto del Risorto che apre anche per noi il tesoro della sua Parola perché possiamo essere nel mondo annunciatori di questa inesauribile ricchezza».
Infatti, perché la fede sia matura, occorre “far emergere il posto centrale della Parola di Dio nella vita ecclesiale, raccomandando di incrementare la “pastorale biblica” non in giustapposizione con altre forme della pastorale, ma come animazione biblica dell’intera pastorale”. Custodire e crescere nella familiarità con la Parola di Dio equivale ad avere uno “sguardo altro” sulla complessa realtà di ogni giorno: «La Parola di Dio sempre ti fa guardare dall’altra parte: cioè, c’è la croce, qui, è brutto, ma c’è un’altra cosa, una speranza, una resurrezione. La Parola di Dio ti apre tutte le porte, perché Lui, il Signore, è la porta».
Da qui l’invito ripetuto del Santo Padre: «Prendiamo il Vangelo, prendiamo la Bibbia in mano: cinque minuti al giorno, non di più. Portate un Vangelo tascabile con voi, nella borsa, e quando sarete in viaggio prendetelo e leggete un po’, durante la giornata, un pezzettino, lasciare che la Parola di Dio si avvicini al cuore. Fate questo e vedrete come cambierà la vostra vita con la vicinanza alla Parola di Dio».
Ricordiamo che S. Girolamo, autore della Vulgata, la prima traduzione completa in lingua latina della Bibbia che mise ordine e sostituì le precedenti versioni in lingua ebraica e greca diceva: “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”.