Nel Vangelo Gesù dice a Simone, uno dei Dodici: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa» (Mt 16,18). Pietro è un nome che ha più significati: può voler dire roccia, pietra o semplicemente sasso. Ed effettivamente, se guardiamo alla vita di Pietro, troviamo un po’ tutti e tre questi aspetti del suo nome.
Pietro è una roccia: in molti momenti è forte e saldo, genuino e generoso.
Lascia tutto per seguire Gesù, lo riconosce Cristo, Figlio del Dio vivente, si tuffa in mare per andare veloce incontro al Risorto.
Poi, con franchezza e coraggio, annuncia Gesù nel Tempio, prima e dopo essere stato arrestato e flagellato.
La tradizione ci parla anche della sua fermezza di fronte al martirio, che avvenne proprio a Roma
Pietro però è anche una pietra: è una roccia e anche una pietra, adatta per offrire appoggio agli altri: una pietra che, fondata su Cristo, fa da sostegno ai fratelli per la costruzione della Chiesa.
Anche questo troviamo nella sua vita: risponde alla chiamata di Gesù assieme ad Andrea, suo fratello, Giacomo e Giovanni; conferma la volontà degli Apostoli di seguire il Signore; si prende cura di chi soffre, promuove e incoraggia il comune annuncio del Vangelo.
È “pietra”, è punto di riferimento affidabile per tutta la comunità.
Pietro è roccia, è pietra e anche sasso: emerge spesso la sua piccolezza.
A volte non capisce quello che Gesù sta facendo; davanti al suo arresto si lascia prendere dalla paura e lo rinnega, poi si pente e piange amaramente, ma non trova il coraggio di stare sotto la croce. Si rinchiude con gli altri nel cenacolo, per timore di essere catturato.
Ad Antiochia si mostra imbarazzato a stare con i pagani convertiti – e Paolo lo richiama alla coerenza su questo –; infine, secondo la tradizione del “Quo vadis”, tenta di fuggire di fronte al martirio, ma incontra Gesù sulla strada e ritrova il coraggio di tornare indietro.
Pietro è un uomo come noi, come ognuno di noi, che dice “sì” a Gesù con generosità nella sua imperfezione. e in tutti i santi – appare che è Dio a renderci forti con la sua grazia, a unirci con la sua carità e a perdonarci con la sua misericordia.
“Pietro non è un superuomo: è un uomo come noi, come ognuno di noi, che dice “sì” a Gesù con generosità nella sua imperfezione.
Ma proprio così in Lui – come in Paolo e in tutti i santi – appare che è Dio a renderci forti con la sua grazia, a unirci con la sua carità e a perdonarci con la sua misericordia. Ed è con questa umanità vera che lo Spirito forma la Chiesa. Pietro e Paolo sono state persone vere, e noi, oggi più che mai, abbiamo bisogno di persone vere.
Adesso, guardiamoci dentro e facciamoci qualche domanda a partire dalla roccia, dalla pietra e dal sasso.
Dalla roccia: c’è in noi l’ardore, lo zelo, la passione per il Signore e per il Vangelo, o è qualcosa che si sgretola facilmente?
E poi, siamo pietre, non d’inciampo ma di costruzione per la Chiesa?
Lavoriamo per l’unità, ci interessiamo degli altri, specialmente dei più deboli?
Infine, pensando al sasso: siamo consapevoli della nostra piccolezza?
E soprattutto: nelle debolezze ci affidiamo al Signore, che compie grandi cose con chi è umile e sincero?”
dall’ Angelus di papa Francesco il 29 giugno 2023