Qualche settimana fa ricordavo che per fare una nave è necessario far respirare “l’odore del mare”, far crescere il desiderio ed assaporare la bellezza di ciò che si sta progettando; questo è vero per qualsiasi realtà e tanto più per chi desidera diventare cristiano. Infatti “cristiani non si nasce, ma si diventa” e perché ciò avvenga è necessario che qualcuno si metta accanto alle persone, coinvolgendosi nella loro esistenza ed accompagnandole nella scoperta di Gesù che offre una Vita in pienezza e li indirizza ad una partecipazione consapevole alla “chiesa”, per essere uomini e donne che si sono lasciate conquistare dal Cristo e si adoperano a renderlo presente oggi.
Questo è il compito dell’educazione cristiana che, in una parrocchia, noi sperimentiamo in svariate forme; la conoscenza di Gesù mediante la catechesi, l’incontro con lui nella preghiera e la celebrazione dei Sacramenti, la cura del creato e dell’ambiente attraverso la carità, la condivisione e la giustizia; tutto questo è l’espressione di un progetto che tende a far intravvedere la
bellezza dell’essere cristiani e a trovare la decisione di viverla.
Chi sono i principali protagonisti di tutto questo? La famiglie e i catechisti. E’ un dono grande per un bambino/a crescere in una famiglia dove respira l’Amore intravisto nella disponibilità dei genitori ma anche coltivato attraverso la preghiera e una buona relazione reciproca, assieme all’apertura al prossimo.
Ma poi, i/le catechisti/e, sono il proseguo necessario della famiglia: persone che non “insegnano la dottrina” , ma “indica-no” Gesù per vivere nella sua amicizia e nel suo amore. Dobbiamo però fare una amara constatazione: non ci sono nella nostra comunità persone sufficienti per educare i ragazzi a rendere forte la loro fede. Vogliamo ringraziare di cuore chi lo sta facendo, ma facciamo appello ad altri genitori ed altri giovani perché si rendano disponibili a quest’opera. SARA’ POSSIBILE? donago